Silvio Berlusconi racconta come è diventato imprenditore - Raro - Sottotitolato

Palermo/Milano - Ecco le telefonate (con Gaetano Cinà ) intercettate a metà degli anni Ottanta sull'utenza di Marcello Dell'Utri nell'ambito di un'inchiesta dei giudici di Milano sul fallimento di una società. Dell'Utri si è sempre difeso: "Cinà era solo un caro amico, non sapevo delle sue frequentazioni con ambienti di mafia". Diciassette anni fa, Cinà , che è deceduto nel 2006, venne arrestato con l'accusa di essere l'influente padrino mafioso della famiglia di Malaspina che all'inizio degli anni Settanta aveva fatto da tramite per l'arrivo del fattore-boss Vittorio Mangano nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi. Il Capodanno del 1987, alle 12,39 Cinà telefona a Dell'Utri per fargli gli auguri (chiede anche: "Ma ne sai niente se l'ha vista, almeno, la cassata?". In un'altra conversazione, del dicembre 1986, Cinà aveva annunciato la spedizione di una cassata, con il logo di canale 5, al Cavaliere) 11 giugno 1988, Cinà ha ricevuto una comunicazione giudiziaria ed è preoccupato. Chiama Dell'Utri, che gli dice di venire a Milano 8 luglio 1988, Cinà cambia tono. Parla a Palermo con qualcuno rimasto senza nome e fissa un appuntamento.